Il Divisionismo si è sviluppato in Italia alla fine dell’Ottocento, traendo molti dei suoi temi dal Simbolismo. La tecnica divisionista consisteva nell’applicare sulla tela piccoli tocchi di colore puro, affiancati l'uno all'altro, piuttosto che mescolati sulla tavolozza. Il risultato era un’immagine ricca di effetti di luce.
L’artista ticinese lavora a stretto contatto con il Simbolismo, corrente artistica che usa simboli per evocare idee, mondi interiori e altre dimensioni. Nell’opera, infatti, rappresenta la vita contadina in modo ideale per mostrare l’importanza che aveva per l’identità ticinese.
Per costruire la dimensione ideale della vita contadina, l’artista crea un legame e senso di armonia tra le contadine e la natura. I colori dei loro abiti richiamano quelli della natura circostante, mentre i movimenti dei vestiti sono in sintonia con quelli delle nuvole e dell’erba. Le contadine sono posizionate in cima a una collina dominando il paesaggio montano. Inoltre, ognuna delle quattro figure è stata collocata in un punto cardinale diverso. Tutti gli elementi creano insieme un’immagine equilibrata e armoniosa.
L'artista ha ritratto la vita dei contadini ticinesi attraverso alcuni elementi tipici, come la gerla (una cesta con le cinghie per portare il raccolto), gli abiti tradizionali, le montagne sopra a Tesserete e le contadine che cantano o chiamano gli animali.
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